“L’esercizio del distacco” di Mary B. Tolusso

Il romanzo narra una storia d’amore e d’amicizia che si svolge soprattuto tra le mura di un collegio triestino situato ai confini con l’est.
La protagonista stringe un forte rapporto di amicizia con un compagno ed una compagna del collegio, un’amicizia che si trasforma in un complicato rapporto d’amore che trova uno sfogo alternativo grazie all’incontro con un ragazzo d’oltre confine, incontro reso possibile dalle sue scorribande notturne.
Alla fine tutto si scioglie e non rimane quasi nulla se non il desiderio di immaginare cosa avrebbe permesso un’esistenza più lunga.
Siamo di fronte ad un buon libro anche se forse non “definitivo”, in quanto lascia la sensazione che l’autrice possa puntare a qualcosa di ancora più robusto.
Il lavoro offre tante cose interessanti e stimolanti senza mai perdere la leggerezza della scrittura e il conseguente piacere della lettura, pur non arrivando ad essere “epocale” e cioè a fissare la storia in maniera definitiva nel tempo e nello spazio.
Diverse volte sembra spiccare il volo verso una dimensione alta della scrittura per poi tornare a planare nei toni medi, comunque senz’altro pregevoli e tali da garantire una scrittura pulita e armoniosa, piuttosto classica e priva degli elementi di provocazione e di rottura presenti nei lavori precedenti dell’autrice.
L’opera di una maturità raggiunta, in attesa di futuri interessanti sviluppi.